Per il momento abbiamo deciso di applicare il metodo "una persona, una lingua":
- Io mi rivolgo a Milo esclusivamente in italiano
- Suo padre gli parla solo in olandese
- La tata gli parla in francese (e questa è attualmente la lingua che sente di piú , in termini quantitativi, essendo anche la lingua dell' ambiente)
- Sente regolarmente l'inglese passivamente, poiché questa è la lingua che i genitori usano fra loro e con parecchi amici.
Ma fra qualche anno, quando, diciamo, Milo avrá 3 o 4 anni, che lingua parleremo una volta seduti a tavola? Continueremo a cambiare lingua a seconda dell’interlocutore? Prevaricherá l'inglese ? O il francese?
Per completare il quadro giá complesso della nostra situazione:
- Io parlo correntmente italiano, inglese e francese, ma non capisco l’olandese
- Il papá di Milo, oltre a inglese, francese, ed olandese ha un’ottima comprensione dell'italiano
Abbiamo trascorso il fine settimana a Bruxelles dal nostro amico David, che é fiammingo (quindi parla olandese), sposato con una donna turca; tra di loro comunicano in francese e la loro bambina di due anni e ½ sta crescendo trilingue. Fin’ora, ognuno ha continuato a parlare la propria lingua e la bambina sembra capire molto bene tutte e tre. David sembra convinto che nessuna delle tre lingue prevarrá come lingua di famiglia e continueranno a cambiare a seconda dell’interlocutore: una prospettiva che trovo affascinante, ma anche piuttosto schizofrenica!